Arrestato
l'11 giugno 1940 alla Caproni di Milano, dove lavorava,
Mauro è inviato al campo di concentramento fascista di
Istonio Marina (Vasto, in Abruzzo). La Caproni lo
licenzia immediatamente, e non gli paga nemmeno gli
stipendi maturati. Mauro rimarrà a Istonio fino al
gennaio 1941, quando il direttore del campo scoprirà
una organizzazione clandestina da lui diretta insieme a
Angelo Pampuri, un altro internato. I due saranno
immediatamente trasferiti in punizione al campo di
concentramento delle Tremiti, dove Mauro rimarrà
segregato fino all'agosto del 1943. Nell'estate
del 1940 Mauro invia alla famiglia da Istonio questa
foto, nella quale ha quasi l'aria di un villeggiante.
Una vela che passa sul mare sembra una piuma del suo
cappello; un sorriso gli illumina il volto. A dispetto
di questa immagine tranquillizzante, però, le
condizioni di vita di Mauro nel campo sono assai dure:
praticamente senza risorse economiche, egli fatica a
mettere insieme due pasti al giorno. La sua magrezza
testimonia delle difficoltà di quegli anni. Torna
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